La presenza di amianto da monitorare sempre e comunque nelle acque potabili, incentivi per la sostituzione di quelle tubature che ancora presentano tracce di questa pericoloso minerale: sono queste le due principali novità introdotte da due emendamenti firmati dal Movimento 5 Stelle riguardo alla proposta di direttiva europea relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano in questi giorni in discussione in Commissione Bilancio dell’Assemblea Legislativa.
“In coerenza con il principio di precauzione abbiamo chiesto e ottenuto che l’amianto diventi sostanza da monitorare anche nell’acqua potabile, inserendo dei valori limite da rispettare, oltre a misure incentivanti per la sostituzione delle tubature che lo contengono – spiega Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle – Vista la mancanza di indicazioni europee e nazionali relative proprio al monitoraggio dell’amianto nell’acqua potabile pubblica crediamo che la determinazione di un limite massimo sia assolutamente necessario soprattutto per le implicazioni di carattere sanitario, prendendo come punto minimo di riferimento almeno i valori limite indicati dall´Epa (Environmental Protection Agency) degli Stati Uniti”.
“Inoltre – conclude Andrea Bertani – abbiamo ribadito un principio per noi di fondamentale importanza, ovvero che sul tema della gestione delle risorse idriche nel suo complesso venga riconosciuta la natura pubblica e di bene comune. Principi da garantire sia per le generazioni presenti e che per quelle future”.