“La Regione spieghi il perché l’Albo dei Promotori finanziari da tempo ormai non è più in Emilia-Romagna. Anche a causa di questa mancanza negli ultimi anni stanno proliferando le truffe ai danni di ignari risparmiatori che vengano puntualmente raggirati da sedicenti promotori finanziari sottraendo loro migliaia di euro. L’ultimo caso risale a poche settimane fa e ha riguardato un’intera famiglia di Meldola che ha perso quasi 200mila euro”.
È questa la richiesta di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione presentata alla giunta regionale riguardo al proliferare delle truffe ai risparmiatori operate da finti promotori finanziari. “Purtroppo il loro modus operandi è sempre lo stesso – spiega Andrea Bertani – In pratica riescono ad ottenere da ignari risparmiatori ingenti somme di denaro per inesistenti investimenti finanziari a cui però quasi sempre fanno corrispondere il pagamento di finti interessi in modo da aumentare l’appetibilità dell’investimento, attirare nuovi clienti e dando così il via a un circolo vizioso che di fatto sostiene economicamente tutto il sistema. Tutto questo, però, senza che il denaro venga realmente investito: ai clienti vengono presentati dei report finanziari fasulli, che attestano la bontà delle operazioni speculative, ma senza redistribuire realmente denaro ma semplicemente facendo vivere i risparmiatori nella speranza di sempre maggiori profitti”.
L’ultimo caso segnalato nell’interrogazione riguarda un’intera famiglia di Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, raggirata da un promotore finanziario che dopo aver fatto firmare investimenti per quasi 200 mila euro è scomparso nel nulla. Solo dopo essersi rivolti ai carabinieri, nello scorso gennaio, la famiglia ha scoperto che nei confronti del promotore finanziario pendono ben 72 denunce di altrettante persone raggirate con lo stesso modus operandi, ovvero facendo firmare dei contratti di una nota società di investimenti che poi però stracciava senza mai depositarli. Una situazione che magari poteva essere evitata.
“Fino a qualche tempo fa la tenuta dell’Albo dei Promotori finanziari era affidata ad apposite Commissioni Regionali istituite presso le Camere di commercio, industria e artigianato – ricorda Andrea Bertani – Le Commissioni svolgevano a livello locale le attività necessarie per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo ma dal 2011 questa funzione è resa più complicata a causa dell’accorpamento degli albi, tanto che ad oggi i promotori finanziari che operano in Emilia-Romagna fanno riferimento alla sezione di Milano. Ecco perché chiediamo alla Regione, oltre alle motivazioni che hanno portato a questa scelta, anche se non ritenga opportuno avviare magari in collaborazione con le associazioni dei consumatori ed utenti e le associazioni bancarie e delle aziende che lavorano nella gestione del credito, attività specifiche affinché – conclude Bertani – si metta un argine a questo tipo di truffe che ormai sembrano essere all’ordine del giorno e che coinvolgono centinaia di ignari risparmiatori”.