Una interrogazione alla Giunta e una petizione tra i cittadini per chiedere un impegno concreto per i lavoratori dell’ex Manifattura Tabacchi. Sono queste le misure messe in campo dal M5S per cercare di sbloccare la vergognosa vicenda che da ormai 12 anni vede coinvolti i lavoratori dell’ex BAT (la British American Tobacco) che hanno perso il loro posto di lavoro a causa di un rimpallo di responsabilità tra privati ed istituzioni, tra cui c’è anche la Regione Emilia-Romagna.
“Crediamo che sia arrivato il momento di mettere la parola fine una volta per tutte a questa vicenda che sta andando avanti da moltissimo tempo, soprattutto dopo l’annuncio dell’avvio dei lavori del Teconopolo di Bologna – spiega Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S – Per questo abbiamo depositato una interrogazione per chiedere alla Giunta cosa è stato fatto in questi anni per ridare una prospettiva di lavoro a queste persone che sono passati dall’essere dipendenti dell’ex Manifattura Tabacchi, alla BAT per poi finire alla BV Tech ed essere messi in cassa integrazione e che oggi si ritrovano senza un lavoro. È una vicenda sulla quale non è stata ancora fatta luce completamente e che la Regione a nostro avviso ha contribuito a creare. Ecco perché chiediamo che ci sia da parte della Giunta un impegno concreto”.
Nel frattempo il M5S ha organizzato una raccolta firme per chiedere ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, un intervento urgente ed efficace per la reintegrazione delle risorse umane, predisporre un piano di riconversione industriale e/o di investimenti adeguato e la ri-professionalizzazione delle risorse umane della ex BAT attraverso idonei corsi di formazione. La petizione potrà essere sottoscritta all’interno di alcuni banchetti che saranno allestiti il 10, il 16 e 17 gennaio in centro a Bologna e il 13 gennaio al Circolo Mazzini.