Gibertoni (M5S): “Regione salvi la figura professionale dell’erborista. Governo deve fare marcia indietro”

Salvaguardare la figura professionale dell’erborista che il Governo vorrebbe eliminare. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni che ha presentato una interrogazione alla Regione dopo che il Governo, tramite un decreto legislativo, ha predisposto l’abrogazione della legge del 1931 sulla ‘Disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali’, il testo che istituisce proprio la figura professionale dell’erborista in Italia.

“Si tratta di un provvedimento scellerato che rischia di mettere in crisi un intro settore e cancellare con un colo di spugna una figura professionale che ha più di 90 anni di storia nel nostro paese – spiega Giulia Gibertoni – Solo a Modena sono oltre 50 le imprese impegnate in questo settore e quasi tutte sono guidate da imprenditrici. Ma non è finita qui: se il Governo non dovesse apportare i necessari accorgimenti anche chi oggi sta frequentando dei corsi universitari in questo ambito vedrebbe il proprio titolo di studio diventare carta straccia”.

Nel decreto, infatti, si stabilisce che la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali (ovvero le cosiddette piante medicinali, aromatiche e da profumo, nonché le alghe, i funghi macroscopici e i licheni destinati ai medesimi usi”) sono considerate attività agricole a tutti gli effetti. Inoltre, secondo lo schema di decreto legislativo, il risultato dell’attività di coltivazione delle singole specie di piante può essere impiegato oppure sottoposto a operazioni di prima trasformazione direttamente in azienda agricola, senza dover passare dall’erboristeria. Pur non citando mai la figura dell’erborista all’articolo 8 dispone l’abrogazione però della legge del 1931 che la istituiva.

Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Regione di intervenire chiedendo al Governo una repentina marcia indietro. “L’Emila-Romagna ha il dovere di cercare in tutti i modi di tutelare un patrimonio culturale e lavorativo storico – conclude Giulia Gibertoni – Per questo chiediamo che si avvii al più presto un confronto con il Governo per cercare di salvaguardare la figura dell’erborista”.