Mostra della Regione al Conservatorio di Bologna, Piccinini (M5S): “Ipocrisia Pd. Il caso delle barriere architettoniche è ancora in alto mare”

“Il fatto che l’Assemblea Legislativa allestisca una mostra all’interno degli spazi del Conservatorio di Bologna che da tempo è off limits alle persone disabili per la presenza di barriere architettoniche è un vero e proprio paradosso visto che la stessa Regione non sta muovendo un dito per risolvere questa situazione”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia della mostra “Arturo. Un Maestro in prima linea” realizzata dall’Assemblea legislativa e curata dallo storico Pino Agnetti che da oggi e fino al prossimo 28 febbraio sarà esposta nei locali del Conservatorio di Bologna in Piazza Rossini.

“Il Conservatorio di Bologna è uno dei più importanti conservatori della formazione musicale in Italia ma nonostante ciò, come abbiamo denunciato in più occasioni, presenta dei gravi problemi determinati dalla presenza di barriere architettoniche che impediscono l’accesso di musicisti, studenti e pubblico con disabilità – spiega Silvia Piccinini che sul caso ha anche presentato una interrogazione – Problemi che dovevano essere risolti e per i quali il conservatorio ha da tempo definito uno specifico progetto, ottenendo anche il nulla osta da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, ma non ha  i fondi necessari per attuarlo visto che il decreto tanto atteso del MIUR non è ancora arrivato. In questo modo si continua a negare la possibilità di fruire del valore universale della musica e dell’altrettanto universale diritto all’educazione”.

Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di sollecitare l’avanzamento di questo iter, prendendo in considerazione che l’ipotesi di anticipare le risorse necessarie per eseguire i lavori.

“La presenza dell’importante mostra realizzata dall’Assemblea al Conservatorio contrasta con il perdurare delle barriere architettoniche, rimarcando l’incongruenza dell’intervento della Regione rispetto ai reali bisogni dello stesso Conservatorio e dei suoi utenti – conclude Silvia Piccinini – Intervenire subito si doveva e si poteva, per esempio dirottando la pioggia di euro concessa alla Fondazione Scienze Religiose di Bologna. Proposta che ovviamente il partito di maggioranza che governa l’Assemblea si rifiutò di attuare”.