Rumore aerei, Piccinini (M5S): “Pd boccia ancora l’applicazione dell’IRESA. Il loro interesse è solo tassare i cittadini”

“Da un lato il PD, con Merola, vuole tassare i passeggeri che transitano dall’aeroporto di Bologna dall’altro rinuncia per l’ennesima volta ad applicare una legge tenuta in freezer per anni che stabilisce una tassa sul rumore prodotto dagli aerei. Insomma, ancora una volta il PD sceglie di stare dalla parte dei forti e abbandonare i più deboli, ovvero i cittadini”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che oggi pomeriggio l’Assemblea Legislativa ha approvato una sua risoluzione che impegna la Giunta ad operare in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché il Governo adotti provvedimenti per una applicazione uniforme dell’IRESA sull’intero territorio nazionale.

“Il rinvio del problema della mancata attuazione dell’imposta regionale sulle emissioni degli aeromobili civili, l’IRESA, alla conferenza Stato-Regioni non basta – spiega Silvia Piccinini – Il mancato gettito di questa imposta, unico capitolo di spesa ad hoc destinato ad affrontare le problematiche acustiche derivanti proprio dall’attività degli aeroporti, impedisce di dare una risposta concreta alle crescenti richieste dei cittadini, creando tra l’altro un probabile danno erariale del quale si spera che qualcuno prima o poi sarà chiamato a darne conto. Per questo il mezzo passo in avanti fatto dal PD oggi in Assemblea Legislativa non può bastare e non risolve il problema. Noi avevamo proposto che già dal 1 gennaio del prossimo anno si potesse riattivare l’applicazione dell’IRESA, così come ha fatto per esempio già il Piemonte. Eventualità che però il PD non ha voluto sostenere. E così mentre i cittadini subiscono quotidianamente i disagi legati al rumore provocato dagli aerei chi amministra città come Bologna non pensa a come risolvere questo problema ma si concentra a teorizzare tasse, come quella annunciata qualche settimana fa da Merola per chi transita dagli aeroporti (escludendo i residenti che poi sono quelli che votano) per sistemare i conti della ex Provincia di Bologna che volevano abolire ma che loro stessi hanno affamato. Un paradosso di cui solo un partito come il PD può attuare”.