Reddito di solidarietà? Sulla povertà non si scherza, se la Giunta fa sul serio tenga conto della nostra proposta

reddito_m5s“Quello di Bonaccini può essere un primo passo ma ci sono lacune e non è sufficiente. Sulla povertà non si scherza e va aperto un confronto serio partendo anche dalla proposta M5S depositata a maggio”. È questo il commento del gruppo regionale del M5S riguardo alla notizia che la Giunta si appresta a varare un ‘reddito di solidarietà’ per i cittadini bisognosi dell’Emilia-Romagna.

“Fino a poco tempo fa ci hanno criticati per avere proposto il reddito di cittadinanza destinato a chi vive in condizioni di disagio economico e vuole migliorare la sua condizione lavorativa – spiega Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione – oggi il presidente Bonaccini ha presentato questa misura facendola passare come una sua invenzione. La Giunta, infatti, ha in mano da mesi il nostro progetto di legge sul reddito di cittadinanza che abbiamo depositato ad aprile e che aspetta di essere discusso. A questo punto, visto che la Giunta ci tiene tanto a piazzare la sua bandierina su questo provvedimento che annuncia per la prossima estate, ci aspettiamo almeno che sia in Commissione che in Assemblea avvenga un confronto aperto sul provvedimento”. Anche perché per il M5S la proposta annunciata dalla Giunta è piena di gravi lacune e contraddizioni.

“Per quello che ci è parso di capire il reddito di solidarietà assomiglia tanto a una misura assistenziale di vecchio stile, cavallo di battaglia per mesi di quelli del PD che osteggiavano l’adozione di un reddito di cittadinanza proposto dal M5S –  aggiungono i consiglieri Andrea Bertani, Silvia Piccinini, Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli – Oggi questa misura sembra essere lontana mille miglia da quello invece che noi abbiamo già proposto, ovvero un reddito rivolto a  chi sottoscrive un patto con la Regione per migliorare la propria condizione lavorativa. Ma al lavoro questa Giunta non vuole pensare”.

Dubbi anche sulla platea dei possibili beneficiari del provvedimento che per i consiglieri del M5S sarebbe troppo limitata. “Includere in questo percorso solo quelli che si trovano in una condizione di povertà assoluta ci sembra davvero troppo poco, manca il concetto di universalità che invece per noi era di primaria importanza e che dovrebbe essere alla base di un intervento del genere – conclude Giulia Gibertoni – Per questo abbiamo il forte timore che quello della Giunta sia solo un provvedimento spot, che non darà risultati concreti”.