“Regione e Assemblea Legislativa manifestino solidarietà e vicinanza alla manifestazione prevista per domani contro la violenza sulle donne. I recenti fatti di cronaca che si sono verificati nelle scorse settimane, assieme ai dati che ci dicono che i femminicidi in Emilia-Romagna sono in continua crescita, non possono e non devono lasciarci indifferenti o addirittura assuefatti. Per questo è necessario che la Giunta invochi subito e ripetutamente leggi nazionali che rendano più incisive e veloci le condanne, che si contribuisca alla certezza della pena, che si eviti che passi del tempo prima che la magistratura agisca a favore delle persone minacciate o in situazione di grave pericolo”. Sono queste alcune richieste di Giulia Gibertoni contenute in una risoluzione e una interpellanza alla vigilia della manifestazione nazionale che domani porterà in piazza migliaia di persone per manifestare contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione dello stalking e la discutibile narrativa utilizzata dai media per raccontare i casi di stupro e femminicidio.
“Solo in Emilia-Romagna lo scorso anno sono stati 11 i casi di femminicidio contro i 5 dell’anno precedente e i dati registrati nel 2017, ovviamente non ancora definitivi, non sono di certo confortanti – spiega Giulia Gibertoni – Per questo crediamo che davanti a questa emergenza sia necessaria una presa di posizione molto forte da parte delle istituzioni che devono pretendere che a livello legislativo ci sia un’azione realmente efficace per contrastare la violenza sulle donne e che non si vada invece, come purtroppo sembra realizzarsi, nella direzione opposta”.
Per questo nei suoi due atti presentati alla Giunta e all’assemblea legislativa, Giulia Gibertoni oltre a chiedere con forza certezza della pena per chi commette reati contro le donne, chiede che a si definisca anche un sostegno economico e il reinserimento lavorativo e sociale delle persone che subiscono violenze di genere. “A livello regionale poi bisognerebbe potenziare le attività sul piano socio-sanitario e tutte le altre azioni utili a fronteggiare il fenomeno della violenza di genere e in particolare i casi di femminicidi – conclude Giulia Gibertoni – Per questo invitiamo sia la Giunta che tutte l’Assemblea a manifestare solidarietà e vicinanza alla manifestazione prevista per domani. Noi abbiamo tentato di portare la discussione su questo tema anche durante l’ultima seduta del Consiglio regionale ma il nostro ordine del giorno è stato bocciato dalla maggioranza senza valida motivazione. Di certo però non desistiamo e non ci arrenderemo”.