“I pesantissimi rilievi fatti da ANAC e le critiche rivolte al presidente Bonaccini di avere un ente, ATERSIR, diventato sostanzialmente il controllore che è controllato dai controllati, sono la dimostrazione che il mondo dorato raccontato da questa Giunta soprattutto quando si parla di rifiuti non esiste. È da tempo ormai che denunciamo, totalmente inascoltati, il duopolio di Hera e Iren, l’immobilismo di ATERSIR e il ricatto economico ai Comuni con tariffe insostenibili per chi vuole fare solo smaltimento con Hera e dare la raccolta ad altri o in house. Adesso che anche l’ANAC e la Procura si stanno muovendo siamo curiosi di sapere cosa sarà capace di inventarsi il nostro caro presidente per ribaltare l’ennesima realtà dei fatti”. È questo il commento del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle riguardo alla notizia delle osservazioni fatte dall’Autorità nazionale sull’anti corruzione sulla gestione del servizio integrato dei rifiuti. “La Regione, a cui spettano i compiti di indirizzo e vigilanza in materia, dov’era quando ANAC rilevava molte criticità in merito alle modalità di affidamento dei contratti a terzi con importi medi per affidamento anche superiori a 1 milione di euro? – si chiede la capogruppo Raffaella Sensoli – Dov’era quando c’era da capire a fondo i rapporti tra Hera ed Herambiente con la cessione di una quota del 25% del capitale di Herambiente S.p.a. a soggetti privati, senza la necessaria procedura ad evidenza pubblica che non sembra conforme alla normativa vigente e collide con il regime dell’in house providing?”.
Una situazione che, secondo il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, è destinata a ripresentarsi anche per quanto riguarda il nuovo business dei rifiuti legato alla nascita degli impianti che producono biometano dai rifiuti organici, a Bologna e a Reggio Emilia. “Anche in questo il conflitto di interessi è palese visto che per quel che riguarda l’impianto di Sant’Agata Bolognese Herambiente gode di una situazione di assoluto vantaggio rispetto a qualsiasi altro privato visto che il servizio di raccolta è portato avanti da Hera – aggiunge Silvia Piccinini – Proprio ieri, siamo stati gli unici a protestare contro quanto proposto dalla Giunta Bonaccini e votato dal PD: una legge approvata che stravolge la legge 16 2015, inserendo nelle gare per la raccolta dei rifiuti anche la fase di pre-trattamento delle frazioni differenziate, riducendo la platea dei potenziali concorrenti ed eliminando, di fatto, le aziende non proprietarie dell’impiantistica già esistente, permettendo l’allungamento dei tempi di affidamento del servizio; un ulteriore ingessatura per prolungare questo quasi monopolio, il contrario di quanto suggerito dall’autorità per la concorrenza . Un sistema che finalmente anche l’ANAC ha riconosciuto e sul quale ci aspettiamo che la Procura accenda i riflettori”. “Visto che Cantone ha chiesto a Bonaccini conto di tutte questa situazione – conclude il gruppo regionale del MoVimeto 5 Stelle – aspettiamo di ascoltare le parole del presidente che per il momento sembra essere piombato in un imbarazzante silenzio”.