“Dove sono finite le fantomatiche nuove assunzioni sbandierate da Bonaccini e Venturi in sanità se poi per le ferie estive ci sono degli interi reparti, come i Punti nascita di Montecchio, Scandiano e Castelnovo Monti, costretti a chiudere esponendo le future mamme a un ping pong indecente tra un ospedale e l’altro a decine di km di distanza?”.
È questo il commento di Gianluca Sassi, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al piano di chiusure programmate per il periodo estivo che riguarda alcuni punti nascita in provincia di Reggio Emilia. “Soltanto pochi giorni fa la Giunta ha annunciato in una conferenza stampa 400 nuove assunzioni – spiega Gianluca Sassi – Anche se in realtà si tratta di stabilizzazioni di personale già precario, ci chiediamo perché si continuino a chiudere reparti nei mesi estivi. Possibile che la Regione non sia in grado di programmare un piano di intervento che consenta al personale di godere delle ferie e al tempo stesso ai cittadini di poter usufruire dei servizi come durante tutto il resto dell’anno? Una situazione resa ancora più grave dal fatto che saranno dei Punti nascita a sospendere il servizio, esponendo le future mamme a dei rischi non indifferenti. L’AUSL, tra l’altro, dovrebbe conoscere il numero delle donne che presumibilmente dovranno partorire nei prossimi mesi. Quante sono? Cosa si farà per cercare di diminuire il loro disagio? Possibile che per garantire la sicurezza a queste persone si debba, paradossalmente, arrivare a dire che sarebbe meglio non partorire in estate?”.
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle poi punta il dito contro le parole pronunciate ieri dal direttore generale dell’AUSL Fausto Nicolini. “Con la scusa della chiusura estiva, Nicolini sembra avere già celebrato il funerale dei Punti nascita di Scandiano e Castelnovo Monti – conclude Gianluca Sassi – A lui vorremmo ricordare che, come ha ribadito l’Assemblea Legislativa approvando una nostra risoluzione, esiste un modo per garantire la totale sicurezza anche nelle strutture al di sotto dei 500 parti l’anno, ovvero spostando il rispetto degli standard minimi sull’équipe medica. Singolare poi è che mentre l’assessore Venturi continua a smentire la chiusura del Punto nascita di Castelnovo, Nicolini continui a prospettarlo come dato di fatto. I cittadini sono stufi di essere presi in giro in questo modo”.