Assicurare percorsi formativi ad hoc per chi insegna danza nelle tantissime scuole sparse in regione. Questa mattina la Commissione Formazione e Lavoro dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha dato l’ok a una risoluzione presentata dalla capogruppo del M5S, Giulia Gibertoni, che proponeva di impegnare la Giunta a sollecitare un intervento da parte del Parlamento e del Governo affinché siano definiti “standard e percorsi per l’esercizio delle attività di formatore nelle arti coreutiche, in particolare quando questa sia diretta a bambine e bambini, adolescenti e giovani”.
Si tratta di una novità assoluta per un settore come quello della danza che, nonostante la grande diffusione sul territorio e una partecipazione sempre crescente da parte del pubblico in particolare formato da bambini, non gode incredibilmente di una regolamentazione specifica.
“Alla tradizione e al ruolo di assoluta importanza della danza italiana, riconosciute anche a livello internazionale, corrisponde una situazione a dir poco paradossale nel nostro Paese che la colloca in una condizione di subalternità rispetto ad altre espressioni artistiche – spiega Giulia Gibertoni – Il risultato di questo meccanismo è stato che negli anni la domanda, sempre più imponente, è stata coperta con una diffusione capillare di corsi e scuole che, in assenza della richiesta di requisiti professionali minimi e specifici per chi lavora in queste strutture, non possono di certo assicurare un percorso di qualità nella didattica. Particolare da non sottovalutare dato che la loro funzione non è solo artistica ma soprattutto educativa e formativa proprio perché il pubblico di riferimento è formato soprattutto da giovanissimi. Ecco perché – aggiunge Giulia Gibertoni – crediamo sia necessario dare certezza della professionalità degli operatori come “insegnanti” di danza sia agli allievi, sia alle famiglie che alle istituzioni, tenendo conto anche che molti progetti vedono lavorare assieme le scuole del sistema pubblico, statali e non, e quelle di danza”. La risoluzione approvata questa mattina dalla Commissione V impegna la Giunta sia a chiedere a Parlamento e Governo una regolamentazione specifica che a portare avanti azioni dirette per la definizione di queste figure professionali e per sostenere specifici percorsi formativi. “Siamo soddisfatti – conclude Gibertoni – che la Commissione abbia capito l’importanza della questione che abbiamo sollevato”.