“La Regione solleciti i Comuni a chiudere i contenziosi in atto con il personale precario dei servizi educativi. Il diritto di questi lavoratori e di queste lavoratrici ad essere regolarizzati non può essere ignorato a lungo visto che alle stesse amministrazioni comunali è stata concessa la possibilità di assumere per il triennio 2016/2018”. È quanto chiede Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato una interrogazione sulle esternalizzazioni che riguardano i servizi educativi e la stabilizzazione del personale precario.
“Da Rimini a Bologna ormai è sotto gli occhi di tutti il riproporsi dello stesso schema che porta verso esternalizzazioni evitabili, verso il ritiro dell’intervento pubblico da ambiti che invece dovrebbero trovare un crescente impegno, anche alla luce delle chiare indicazioni derivanti sia da norme dello Stato sia dal livello europeo – spiega Raffaella Sensoli – In più ci troviamo di fronte a una situazione dove piuttosto che procedere ad assunzioni ed investimenti che riguardano i servizi educativi, i Comuni preferiscono esporsi anche a costosi contenziosi legali”.
Per questo nella sua interrogazione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire per chiedere nei casi di esternalizzazione dei servizi di “attuare, in fase di rinnovo della convenzione, misure e condizioni rivolte ad aumentare le tutele lavorative del personale impiegato nel settore dei servizi educativi, di sostenere le richieste dei lavoratori precari dei servizi educativi e delle organizzazioni sindacali al fine di evitare la dispersione di competenze professionali fornite anche di esperienza acquisita sul campo, e infine di sollecitare i Comuni a chiudere i contenziosi in atto con il personale precario dei servizi educativi con conciliazioni che riconoscono il diritto di questi lavoratori e lavoratrici di essere assunti”.