No allo smembramento, e smantellamento, della Polizia postale. Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, porterà in Assemblea Legislativa con una interrogazione il caso della riforma organizzativa della Polizia Postale che vedrebbe scomparire ben 5 delle 7 sezioni presenti in Emilia-Romagna, costrette alla chiusura, e con incognite ancora tutte da chiarire riguardo il futuro del personale impiegato. “Proprio mentre i reati sulla rete aumentano, scuola e famiglie stanno facendo i conti con un cyberbullismo dilagante, il Governo decide di rendere le cose sempre più difficili a chi cerca di contrastare questi fenomeni – spiega Raffaella Sensoli – Dal cyberbullismo alle truffe on line, dall’evasione fiscale allo stalking, dal terrorismo alla pedopornografica, la Polizia postale deve affrontare problematiche molto diverse e complesse, in un settore in cui l’aggiornamento, l’innovazione, la possibilità materiale di assicurare operatività, che significa anche disponibilità di uomini e mezzi, è ovviamente fondamentale. A nostro avviso si tratta di una decisione scellerata oltre che irresponsabile. Visto che qualche mese fa l’Assemblea Legislativa aveva approvato una nostra risoluzione sul tema, vorremmo capire cosa Bonaccini ha fatto in tutto questo tempo per tutelare il lavoro della Polizia postale. Crediamo che sia necessario che la Regione chieda immediatamente al Governo di fare marcia indietro e di dedicare l’indispensabile attenzione alla Polizia postale. Questo perché in particolare nella nostra regione, che presenta per ragioni legate alle caratteristiche dell’economia ed al ruolo del turismo, una forte dinamicità e che richiede strumenti di indagine e adeguati – conclude Raffaella Sensoli – non è pensabile chiudere ben 5 sedi e lasciare chi indaga sui crimini senza un punto di riferimento sul proprio territorio”.
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