Stop agli affidamenti diretti a cooperative di servizi pubblici locali. È quanto chiedono Raffaella Sensoli e Andrea Bertani, consiglieri regionali del M5S, che hanno depositato una interrogazione dopo i casi scoppiati a Ferrara e che hanno coinvolto la cooperativa Camelot e Area (società a capitale interamente pubblico).
“Negli ultimi mesi ci sono stati importanti pronunciamenti, da parte del Tar dell’Emilia-Romagna e dell’ANAC, sugli affidamenti diretti di appalti a cooperative sociali di tipo B (o loro consorzi) per importi superiori alla soglia comunitaria e per servizi che non rientrerebbero nell’ambito di intervento previsto dalla legge 381 del 1991, in particolare – spiegano i due consiglieri del M5S – per quel che riguarda l’accoglienza per i richiedenti asilo e la raccolta dei rifiuti. La gestione di servizi pubblici locali e di prestazioni svolte direttamente a favore della cittadinanza, affidata ripetutamente e per anni agli stessi soggetti comporta l’effetto di produrre finte e improprie esternalizzazioni, realizzando Agenzie o Municipalizzate di fatto, i cui vertici, per di più, possono scambiarsi i ruoli con le stesse amministrazioni da cui ricevono gli incarichi, producendo, inoltre, il risultato della desertificazione attorno a cooperative di fatto dominanti. Un sistema che purtroppo sembra far parte della prassi di molti enti locali della nostra regione ma che deve al più presto essere modificato”.
Per questo nell’interrogazione presentata i due consiglieri del M5S hanno chiesto alla Giunta l’elenco degli incarichi affidati a cooperative sociali di tipo B senza procedure selettive con fondi regionali o trasferiti dalla Regione.
“Serve un monitoraggio, anche in collaborazione con l’ANAC, su questo tipo di assegnazione – concludono – Visto gli effetti che questo sistema ha generato crediamo la necessità di dotarsi di nuove regole sia assoluta. Ecco perché la Giunta dovrebbe prendere in considerazione l’idea di offrire supporto tecnico agli Enti locali per la definizione di strutture tipo di capitolari e disciplinari di gara finalizzati alla promozione di una vera e ampia partecipazione alle procedure selettive. Stop corsie preferenziali, basta alimentare enclave di potere dei soliti noti”.