Più controlli negli allevamenti intensivi in modo da assicurare il rispetto delle norme che regolano il benessere animale e quelle ambientali. A chiederli è Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato una interrogazione e una risoluzione, assieme alla capogruppo Raffaella Sensoli, per chiedere alla Giunta di regolamentare e limitare alcuni aspetti della zootecnia intensiva.
“Oggi in Emilia-Romagna ci sono circa 1.100 allevatori per un fatturato di 600 milioni l’anno – spiega Andrea Bertani – Compito della Regione è anche supportare il settore ma al tempo stesso cercare di limitare le criticità dovute soprattutto allo sviluppo degli allevamenti intensivi che pur di massimizzare i prodotti a fronte dello spazio minimo utilizzato, tendono al sovraffollamento di capi e quindi alla compressione del benessere animale, alla prevalenza della quantità rispetto alla qualità, ad importanti impatti ambientali”.
Per questo il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Giunta di adottare i giusti accorgimenti. “Negli ultimi mesi sono sempre più numerose le richieste di ampliamento del numero di capi allevati in strutture intensive – aggiunge Raffaella Sensoli – richieste che spesso non contemplano in alcun modo l’impatto ambientale derivante dallo spandimento delle deiezioni zootecniche in agricoltura e dal maggior traffico generato”. “Criticità che si vanno a sommare alle lacune normative che riguardano il benessere animale per alcune specie allevate, come i tacchini per esempio – specifica Andrea Bertani – Per questo chiediamo alla Giunta di mettere mano alla normativa regionale, in primo luogo per estendere il concetto di benessere animale a quelle specie fino ad oggi escluse e, soprattutto, a varare una campagna preventiva di controlli sugli allevamenti intensivi soggetti ad autorizzazione unica ambientale, coinvolgendo ASL e organi competenti”. “Inoltre – concludono Bertani e Sensoli – crediamo che per ogni richiesta di ampliamento degli insediamenti produttivi dovrebbe essere obbligatoria la Valutazione di impatto ambientale così da limitarne gli effetti negativi anche sull’ambiente”.