Subito un tavolo tecnico tra Regione, Comune di Bologna e Atersir per mettere la parola fine al caso Navile. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta all’’interno di una interrogazione rivolta alla Giunta sul caso dei cattivi odori provenienti dal canale bolognese.
“Negli ultimi anni il Navile è stato oggetto di numerose segnalazioni da parte dei cittadini a causa delle esalazioni maleodoranti provengono dalle acque del canale – spiega Silvia Piccinini – Cattivi odori che incidono sul benessere e sulla qualità della vita degli abitanti che risiedono in prossimità del canale a partire dall’inizio della primavera e fino ad ottobre inoltrato. Problema che però nonostante le tante sollecitazioni continua a persistere. Per questo adesso chiediamo alla Regione di intervenire al più presto”.
Nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle punta il dito anche sull’incuria in cui sembra essere piombato il percorso ciclopedonale che da Casalecchio porta a Castel Maggiore, inaugurato in pompa magna nel 2015, che corre proprio lungo il Navile. “Il percorso utilizzato da moltissime persone in bici, spesso anche bambini, a partire dal sottopassaggio di via Bovi Campeggi e fino al Porto fluviale di Corticella presenta una situazione di scarsa manutenzione che ne pregiudica la sicurezza – aggiunge Silvia Piccinini – Nella zona del sostegno del Battiferro, per esempio, c’è addirittura un muro pericolante al confine con l’ex centrale elettrica che da tempo è puntellato ma che ostruisce comunque il passaggio sulla ciclopedonale. In più in corrispondenza del Museo del Patrimonio Industriale una serie di ostacoli costringono chi vuole percorrere la pista ciclabile a mettersi la bicicletta in spalla, con gravi problemi di sicurezza specie per bambini”.
Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale chiede che si convochi al più presto un tavolo tecnico a cui prendano parte, oltre alla Regione, anche Atersir e il Comune di Bologna oltre che altri soggetti interessati. “Crediamo che sia arrivato il momento di mettere fine a questa situazione che, soprattutto per il problema legato ai cattivi odori sprigionati dal fiume, stanno arrecando un danno consistente ai residenti della zona – conclude Silvia Piccinini. Per questo la Regione deve intervenire al più presto”.