“Prima di pensare a far nascere delle holding regionali, la Regione dovrebbe occuparsi di risolvere i problemi evidenti e conclamati di SETA. Non è possibile che dopo anni di continue segnalazioni si parli ancora di autobus che vanno a fuoco, inadeguatezza dei mezzi e dell’assenza dei sistemi di sicurezza per autisti e passeggeri. Donini la smetta di giocare allo scaricabarile e richiami i vertici modenesi di SETA alle proprie responsabilità”.
È questo il commento di Giulia Gibertoni dopo che questo pomeriggio l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, ha risposto a una interpellanza in aula riguardo alle diverse problematiche che riguardano l’azienda pubblica dei trasporti di Modena. “Davanti a un infinito elenco di problematiche che da anni ormai segnaliamo sulla gestione del trasporto pubblico a Modena, Donini si è limitato ad annunciare l’ennesimo invito ai Comuni di rivolgersi ad AMO che a sua volta dovrà inoltrare le richieste di intervento e miglioramento a SETA. Un balletto – spiega Giulia Gibertoni – degno del migliore avanspettacolo visto che sono sempre gli stessi i soggetti coinvolti in questa vicenda, anche se l’assessore fa finta di non saperlo. Per questo prima di parlare della creazione di una holding unica regionale come panacea per tutte le magagne del nostro sistema dei trasporti, la Regione intervenga con decisione su SETA, richiamando alle proprie responsabilità quei vertici che per loro stessa ammissione, confermata poi dai fatti, si sono dimostrati totalmente inadeguati”. “Non si capisce perché – aggiunge Giulia Gibertoni – Modena soffra di problematiche che in altre realtà, come Bologna e Reggio Emilia, sono state superate da tempo. Per questo rinnoviamo la nostra proposta di varare al più presto una Commissione mezzi, sulla scia di quanto fatto da TPER a Bologna, dove ci sia un confronto serio e diretto tra vertici SETA e personale. Oltre questo, visto che l’assessore Donini passa molto tempo a bordo dei treni e di autobus quando si tratta di inaugurarli, lo invitiamo a venire presto anche a Modena e a passare un’intera giornata a bordo di quei mezzi per i quali ancora una volta non intende muovere nemmeno un dito”.