“L’audizione di Legacoop in Regione ha confermato il nostro sospetto: ovvero che si stia facendo di tutto per accreditarla come soggetto in grado di sostituire il pubblico nella fornitura di alcuni servizi. Un progetto di esternalizzazione selvaggia che il Movimento 5 Stelle rifiuta totalmente”. È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo alla recente adizione all’interno della Commissione Parità e Politiche Economiche dei vertici di Legacoop.
“Quella che si è svolta mercoledì scorso non è stata una semplice passerella della Lega delle cooperative chiamata a raccontare le sue esperienze di welfare aziendale – spiega Giulia Gibertoni – Si è trattata dell’ennesimo tassello costruito dalla maggioranza che governa questa Regione di accreditare Legacoop come soggetto in grado di offrire dei servizi che fino a questo momento sono stati sempre pubblici. Un disegno chiaro anche nelle parole dei suoi vertici, che hanno parlato di ‘welfare di seconda generazione che richiede uno spostamento della capacità di spesa sul privato e che richiede che le istituzioni dettino regole certe e assicurino sostegno’, e contro il quale noi esprimiamo grande e profonda preoccupazione. Non vorremmo che l’unico fine di questa vicenda fosse quello di creare i presupposti per sdoganare una politica di esternalizzazione selvaggia da parte della Regione, come già peraltro sta avvenendo in alcuni Comuni”.
Ecco perché Giulia Gibertoni ribadisce la richiesta che all’interno delle prossime sedute di Commissione siano ascoltate anche altre realtà riguardo alla tematica del welfare, a cominciare dalle Aziende pubbliche di Servizi alla Persona. “Noi crediamo che la Regione, piuttosto che sforzarsi di trovare forme di collaborazione e sostegno verso aziende private, si concentri nell’offrire nuove risorse all’ASP” conclude Giulia Gibertoni.