“La Regione prenda in considerazione l’ipotesi di rendere balneabili alcuni tratti del fiume Trebbia, ovviamente facendo rispettare al millimetro tutte le condizioni di sicurezza. Sarebbe un modo anche per migliorare e implementare quel Contratto di fiume che altrimenti rischia di affossarsi nonostante i soldi già investiti”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato una interrogazione riguardo alle problematiche che riguardano il fiume Trebbia e il relativo Contratto di fiume.
“Crediamo che la Regione possa prendere in considerazione questa ipotesi anche sulla scia di quanto alcune regioni vicini, come la Toscana, il Veneto e la Lombardia hanno fatto – spiegano Sensoli e Sassi – valutando anche la loro esperienza, fermo restando però il rispetto completo delle norme di sicurezza e quindi dotando di strumenti e risorse sia i Comuni che gli altri soggetti interessati”.
L’interrogazione del Movimento 5 Stelle poi si sofferma sul Contratto di fiume e sulle difficoltà che si sono registrate fino a questo momento per la sua completa attuazione. “Crediamo che sia uno strumento importante e che vada valorizzato – aggiungono Sensoli e Sassi – per questo chiediamo alla Regione non solo di andare avanti ma di finalizzare anche tutti quei processi di partecipazione fino a questo momento rimasti al palo. Il Contratto di fiume svolge un ruolo fondamentale nelle azioni da intraprendere sul versante del rischio idrogeologico, nella prevenzione delle alluvioni e nella tutela del territorio”.