“L’assessore Donini aveva dichiarato che i costi aggiuntivi per dotarsi di due abbonamenti lungo la Lavezzola-Faenza sarebbero stati in qualche modo controbilanciati dalla possibilità di prendere più mezzi e in più fasce orarie con lo stesso titolo di viaggio. Un’opportunità che però per chi viaggia da Granarolo Faentino a Faenza, soprattutto studenti, diventa una beffa visto che i presunti vantaggi si limitano alla concessione di alcune corse per girare per la città e il suo circondario”.
Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, torna ad occuparsi del cambio delle tariffe e dei doppi abbonamenti necessari per viaggiare sulla linea Lavezzola-Lugo-Faenza. Questa volta nel mirino del consigliere regionale, che ha depositato una interrogazione alla Giunta, c’è il caso dei pendolari della linea che da Granarolo Faentino va a Faenza che prima del doppio affidamento della tratta a Trenitalia e Start pagavano un abbonamento di 28,50 euro e che invece oggi sono obbligati a pagarne 38.
“Un aumento del 33% a cui non corrisponde, contrariamente a quanto aveva affermato l’assessore Donini qualche settimana fa, nessun vantaggio – spiega Andrea Bertani – La stragrande maggioranza di questi pendolari, infatti, è composta da studenti che non ha nessun interesse a pagare quasi 10 euro in più per poter farsi un giro a Faenza o recarsi nel suo circondario, così come ci hanno segnalato moltissimi genitori molto arrabbiati per essere obbligati a pagare di più per avere lo stesso tipo di servizio”.
Per questo nella sua interrogazione il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Regione e all’assessore Donini di intervenire in primo luogo chiedendo sia a Trenitalia che a Start Romagna di non applicare nessun costo aggiuntivo negli abbonamenti che coprono tratte dove non c’è la possibilità di offrire un servizio migliore, o di prevedere corse regionali Tper come su altre linee. “Chiediamo inoltre che gli studenti di Granarolo vengono immediatamente rimborsati dei soldi spesi in più per un servizio che non hanno assolutamente richiesto – conclude Andrea Bertani – Oltre al disagio di dover barcamenarsi tra gestori diversi, i pendolari non devono subire anche la beffa di pagare per qualcosa di assolutamente inutile”.