Congelare l’iter di approvazione e i lavori della Cispadana almeno fino a quando le inchieste giudiziarie che riguardano la realizzazione dell’autostrada regionale non saranno concluse. È questa la richiesta del gruppo assembleare del Movimento 5 Stelle in Viale Aldo Moro dopo l’ennesimo scandalo giudiziario che sta mettendo sotto la lente degli inquirenti gli intrecci tra politica e appalti per la realizzazione dell’opera che dovrebbe attraversare per 67 km la Bassa emiliana, da Reggio Emilia a Ferrara. “Già a febbraio, subito dopo lo scoppio dell’inchiesta Aemilia e la scoperta degli inquietanti intrecci che legavano alcune delle aziende impegnate nei cantieri della Cispadana con la criminalità organizzata – spiega Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione – avevamo chiesto di congelare l’opera in attesa che le varie inchieste giudiziarie facessero il suo corso. Richiesta che oggi, alla luce dell’ennesima inchiesta che vede indagati, tra gli altri, l’ex assessore ai Trasporti della Regione Alfredo Peri e Graziano Patuzzi, presidente di Autostrada Regionale Cispadana, ribadiamo ancora con più forza. Perseverare nel voler realizzare quest’opera sarebbe da irresponsabili sia dal punto di vista ambientale, politico e giudiziario, soprattutto alla luce di quanto sta emergendo in queste ore. Bonaccini abbia il coraggio di prendere le distanze dalle ombre politiche che circondano, come ribadiamo da tempo quest’opera e che finalmente stanno venendo a galla”.
“Quanto sta emergendo dall’inchiesta ‘Sistema’ – aggiungono i consiglieri Raffaella Sensoli, Andrea Bertani, Gianluca Sassi e Silvia Piccinini – conferma un aspetto che noi del M5S avevamo individuato da tempo, ovvero che la Cispadana come tante altre grandi opere, è utile solo a foraggiare il sistema clientelare dei nostri politici. Un gioco perverso e senza scrupoli che, per quanto riguarda la Cispadana, potrebbe avere pesanti ripercussioni sia per la salute dei cittadini, costretti a vivere e convivere con un’autostrada nel salotto di casa, sia per le ricadute ambientali che la realizzazione di un’opera così impattante potrebbe avere in zone già devastate dal terremoto del 2012 e dalle continue alluvioni degli ultimi anni”.
Nella risoluzione presentata dal M5S e che verrà discussa nelle prossime settimane, oltre alla sospensione cautelativa del progetto Cispadana, si chiede alla Giunta di attivarsi per sospendere l’emissione del decreto di VIA sull’opera almeno fino alla chiusura dei processi in corso oltre all’attivazione di una nuova e più approfondita valutazione sugli aspetti sismici e idrogeologici dell’opera.