La partita sul Carbonext di Piacenza non è affatto chiusa. Visto che sarà la Regione a dover dire l’ultima parola chiediamo che, prima della valutazione, finale il progetto venga affrontato anche dalla Commissione Ambiente. In ballo c’è la salute di centinaia di persone, tra cui moltissimi bambini. Servono tutti gli approfondimenti e accertamenti del caso non scorciatoie”. È questo il commento di Gianluca Sassi, consigliere regionale del M5S, in merito al passaggio di competenze dalla Conferenza dei Servizi della Provincia di Piacenza alla Regione sulla richiesta della società Buzzi Unicem di utilizzare 60mila tonnellate di Carbonext nello stabilimento di Vernasca.
“Come abbiamo sempre ribadito in questi mesi e durante gli incontri che abbiamo avuto sul territorio con i cittadini sul Carbonext non bisogna lasciare niente al caso e all’approssimazione – spiega il consigliere regionale – D’altronde i dati delle rilevazioni non inducono certo all’ottimismo. L’Ausl non ha dato parere positivo visto che la stessa Buzzi Unicem ha ammesso candidamente che si sarà un aumento delle emissioni del 30%. Il camino dello stabilimento si trova a poche centinaia di metri da una scuola, di fatto, sottoporrà gli alunni di certo a non salubri “aerosol”.Per questo crediamo sia necessario che, quando il progetto passerà per competenze nella mani della Regione, ci siano tutti gli approfondimenti del caso”.
Per questo il consigliere regionale del M5S ha chiesto che sia coinvolta anche la Commissione Ambiente dell’Assemblea Legislativa. “Crediamo che sia il luogo istituzionale più adatto per discuterne prima di ogni altra decisione della Giunta – conclude Sassi – Stiamo parlando di un tema delicato e molto sentito dai cittadini in un territorio fin troppo inquinato. In ogni caso il M5S vigilerà sull’operato della Giunta affinché questo iter autorizzativo vada avanti nel rispetto non solo del principio di precauzione ma anche dell’incolumità dei cittadini”.