Whistleblowing, Bertani (M5S): “Verifiche sugli illeciti segnalati sono insufficienti”

“La pessima gestione da parte della Regione di una delle ultime segnalazioni fatta da un dipendente su irregolarità che riguardano i controlli sull’utilizzo dei fondi per l’agricoltura è la dimostrazione di come non si voglia puntare con decisione sullo sviluppo del sistema del whistleblowing”.

È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al cosiddetto wistleblowing (ovvero il sistema che permette a un dipendente di segnalare una possibile attività illecita all’interno del proprio luogo di lavoro) al centro di una interrogazione presentata alla Giunta e che prende spunto dal caso di una delle ultime segnalazioni registrate dalla macchina amministrativa regionale.

“Si tratta di una segnalazione circa presunte irregolarità nella gestione e nei controlli dei finanziamenti pubblici, in particolare riguardo i fondi per l’agricoltura – spiega Andrea Bertani – e che descriverebbe carenze e ricorrenti sottovalutazioni sul fronte della verifica campionaria dei progetti annualmente finanziati nell’ambito della legge regionale n. 28 del 1998. L’aspetto paradossale di questa vicenda è che oggi si è giunti alla conclusione della verifica avviata senza che la persona che ha segnalato le presunte irregolarità, e che aveva offerto la più ampia disponibilità a collaborare alle indagini, sia mai stato ascoltato per approfondire gli aspetti della sua denuncia, limitandosi, invece a sentire solo una voce, quella dei soggetti eventualmente responsabili delle irregolarità indicate.  Il tutto in un quadro che vede nel 2016 appena 5 segnalazioni arrivate attraverso lo strumento del wistleblowing”.

Ecco perché secondo il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle “senza entrare nel merito del caso specifico, elementi come questi sembrerebbero essere fra le vere ragioni del numero modestissimo di segnalazioni pervenute, che può quindi essere determinato dalla scarsa fiducia nell’imparzialità e nella proattività della funzione di prevenzione della corruzione e forse della stessa amministrazione”.

Per questo Andrea Bertani nella sua interrogazione chiede alla Giunta spiegazioni riguardo alla procedura eseguita nella verifica del presunto illecito invitando anche la Giunta a adoperarsi per “migliorare la regolazione dell’istituto del whistleblowing, assicurando meccanismi che garantiscano terzietà, imparzialitàl’assenza di rischi, di azioni di mobbing o demansionamenti nei confronti di chi avanza segnalazioni e il rafforzamento dei meccanismi diretti ad acquisire elementi documentali o probatori”.