Unione Comuni: il caso Cervia-Cesenatico 28/04/2015

Grazie, presidente. Per presentare velocemente questa proposta. Questa proposta deriva principalmente da un caso concreto, che è quello del Comune di Cervia, che ha sollevato questo problema – ne parlava anche il Presidente Bonaccini – sull’unione dei comuni. Stiamo spingendo sull’unione dei comuni e c’è da tenere conto che la legge che applica le unione dei comuni aveva qualche problema applicativo; in questo caso il Comune di Cervia si ritrova a dover fare per il silenzio assenso l’unione dei comuni col Comune di Russi, che non è confinante, e che non trova probabilmente delle sinergie per ottimizzare l’unione dei servizi. Questo comune, in un ordine del giorno congiunto, ha chiesto di derogare alla legge proprio perché il comune o i comuni che potrebbero dare questa sinergia sono di province confinanti e hanno comunque un’omogeneità territoriale riguardo anche al turismo. Questa proposta ha un carattere di necessità e anche di urgenza, perché da quest’anno queste unioni di servizi devono diventare attive e quindi abbiamo l’opportunità di creare una sinergia invece di eliminare una disfunzione che non avrebbe nessuna utilità. Tra l’altro c’è il contrasto stridente con quello al quale stiamo andando incontro, cioè l’eliminazione delle province. Grazie.