“I ritardi che stanno accompagnando l’attuazione della ricetta dematerializzata sono ormai biblici. Quello che doveva rappresentare un innovazione nei servizi ai cittadini ed un risparmio per le casse della sanità pubblica si sta dimostrando in realtà un clamoroso flop che la Regione deve spiegare”.
Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, ha presentato una interrogazione sulla rete che collega i medici e pediatri di famiglia con le strutture sanitarie ed ospedaliere dell’Emilia-Romagna (Sole) e sull’attuazione della ricetta dematerializzata, o elettronica, che avrebbe dovuto mandare in pensione i vecchi blocchetti bianchi e rossi con cui i medici prescrivono farmaci e visite.
Innovazioni però che per la consigliera regionale del M5S sono ferme al palo e che, di fatto, non stanno producendo gli effetti desiderati. “Secondo quanto stabilito dalla Giunta entro la data del 28 febbraio 2014 si sarebbe dovuto procedere all’attivazione completa del percorso SOLE ed entro il 31 dicembre dello stesso anno il completamento delle integrazioni dei sistemi erogativi delle strutture private accreditate – spiega Raffaella Sensoli – Tutti obiettivi che sono stati completamente disattesi se si tiene conto che in moltissime strutture private accreditate dal sistema regionale non è attiva nessuna connessione telematica avente ad oggetto la ricetta dematerializzata, in particolare per esami ed analisi. Tanto che per poterli prenotare è necessaria ancora la vecchia e ‘cara’ ricetta rossa e bianca. Altro che risparmio. Per questo crediamo che l’assessore Venturi debba al più presto rispondere sul perché di questi ritardi e spiegare a che cosa sono dovuti”.
Nell’interrogazione che la consigliera regionale del M5S ha depositato si chiede inoltre “a quanto ammonta ad oggi il risparmio sul bilancio regionale derivante dall’attuazione di questo sistema”. “I vantaggi potrebbero essere sicuramente importanti – conclude Raffaella Sensoli – come per esempio conoscere in tempo reale l’effettivo numero e il genere delle prestazioni prescritte e prenotate dall’utenza. In questo modo sarebbe molto più agevole poter eliminare le doppie prenotazioni e gli errori, con positive ricadute anche sulle liste di attesa. Ma al momento tutti questi obiettivi sono rimasti sulla carta, con tante criticità che sono emerse in questi mesi soprattutto dal punto di vista informatico. Venturi spieghi le ragioni di questo flop”.