SANITÀ, PICCININI (M5S): “REGIONE SI OPPONGA ALLA CHIUSURA DEI CENTRI SUI DISTURBI ALIMENTARI. PAZIENTI NON POSSONO PAGARE SULLA PROPRIA PELLE LE DECISIONI SCELLERATE DEL GOVERNO”

Evitare a tutti i costi la chiusura dei centri per il trattamento dei disturbi legati all’alimentazione in Emilia-Romagna: è quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, attraverso una risoluzione che verrà discussa nel corso della prima seduta del 2024 dell’Assemblea Legislativa prevista per domani, martedì 16 gennaio.

“La scelta scellerata del Governo Meloni di tagliare i fondi destinati agli ambulatori per il trattamento dei disturbi legati all’alimentazione rischia di avere delle pesanti ripercussioni anche nella regione – spiega Silvia Piccinini – Secondo gli ultimi dati a disposizione, infatti, nel 2023 in Italia le nuove diagnosi legate ai disturbi dell’alimentazione sono state 1.680.456 contro 1.450.567 del 2022, 1.230.468 del 2021, 879.560 del 2020 e 680.569 del 2019, a dimostrazione di un trend in continua crescita. In Emilia-Romagna, in particolare, il Centro regionale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione ha registrato 190 nuovi accessi soltanto nel 2022, mentre nel 2021 i pazienti presi in carico per disturbi del comportamento alimentare erano 2.008 (+ 27,5% rispetto all’anno precedente), di cui il 91,7% donne e il 69,5% adolescenti con un’età compresa tra i 12 e i 30 anni con un incremento addirittura del 124,4% tra i minori rispetto al 2016, anche a causa della pandemia di Covid-19. Davanti a questi numeri a dir poco drammatici il governo di centrodestra ha pensato bene di non rinnovare le risorse del fondo nazionale creando così una situazione di grave incertezza che mette a repentaglio la sopravvivenza di questi centri”.

Ecco perché, anche in vista della manifestazione nazionale che si terrà venerdì prossimo a Roma per chiedere lo sblocco dei fondi, la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di chiedere al Governo di ripristinare il fondo istituito nel 2021 e che aveva stanziato per il biennio successivo 50 milioni di euro. “Si tratta di risorse assolutamente fondamentali per strutturare una rete di servizi adeguata a rispondere nel modo migliore possibile ad un crescente bisogno di cura da parte dei cittadini – aggiunge Silvia Piccinini – Anche se l’assessore Donini nei giorni scorsi ha ribadito come il sostegno della Regione a questi centri non verrà meno, è urgente che ci sia da parte del Governo un passo indietro per non mettere in pericolo la stabilità di donne, uomini, ragazze e ragazzi già estremamente fragili e che non possono pagare sulla loro pelle le scelte scellerate di certa politica” conclude la capogruppo regionale M5S.