“Con la sottoscrizione dell’accordo per l’arrivo dei rifiuti di San Marino a Coriano, la Giunta cerca di mettere una pezza a una situazione che resta però molto grave. Di fatto i rifiuti dal Titano vengono bruciati nell’inceneritore di Raibano già da mesi, senza contare il fatto che si tratta di una decisione presa senza che i cittadini fossero consultati attraverso la possibilità di proporre osservazioni al nuovo Piano regionale che deve essere ancora approvato”. È questo il commento di Gianluca Sassi, Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, rispettivamente capogruppo e consiglieri regionali del M5S, riguardo alla sottoscrizione dell’accordo tra il Comune di Coriano e la Regione sullo smaltimento nell’inceneritore locale dei rifiuti di San Marino.
“Anche se il nuovo Piano regionale non è ancora stato approvato, la Giunta con una delibera dello scorso 8 gennaio ha dato il via libera all’accoglimento della spazzatura sanmarinese nell’inceneritore di via Raibano – spiegano Sassi, Bertani e Sensoli – Da quella data sono passati ormai più di due mesi e solo ieri è stato siglato un accordo formale con il Comune. Anche se è vero che la percentuale della portata dell’inceneritore resterà pressoché immutata non si può certo tacere il fatto che senza questi rifiuti provenienti da un altro Stato, l’impianto di Coriano avrebbe visto di gran lunga diminuire la quota di incenerimento”.
“Cambiando la destinazione dei rifiuti dalle discariche di Ginestreto e Imola come era previsto nel vecchio piano del 2014 all’inceneritore di Coriano, proposta di oggi, la Giunta ha tolto la possibilità ai cittadini di sottoporre delle osservazioni così come è accaduto in molti punti del nuovo Piano Rifiuti – aggiungono – Visto che si tratta di modifiche sostanziali e di una certa importanza, così come abbiamo chiesto in precedenza, crediamo che si debba prendere in considerazione una ripubblicazione integrale del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti con la relativa riapertura dei termini per le osservazioni. L’incenerimento di questi rifiuti avrà un impatto devastante su salute e qualità dell’aria di tutta la provincia di Rimini. Non si può continuare ad ignorare la volontà dei cittadini”.
“L’assessore Gazzolo anche se non ha ancora risposto alla nostra interrogazione di fatto ha confermato con questo accordo che fino ad oggi San Marino ha fatto ben poco per ridurre indifferenziata. – concludono i tre consiglieri – Non si capisce se l’accordo con San Marino c’è e cosa comporta in termini di riduzione rifiuti, a parte il contentino dei 10 euro per le amministrazioni locali compiacenti. Grave anche l’annuncio che Raibano sarà disponibile ad incenerire i rifiuti derivanti dalle emergenze di altre regioni. Il dissennato disegno di Renzi di un’Italia che incenerisce a tutto spiano sta prendendo drammaticamente forma”.