“Il fatto che né sul sito della Regione, né su quello dell’Assemblea Legislativa, a due giorni dal voto non ci sia una sola parola di informazione istituzionale sul referendum di domenica è semplicemente vergognoso. Prima di far sapere a mezzo stampa quale fosse il suo, seppur legittimo, parere sul referendum Bonaccini avrebbe dovuto in primo luogo garantire una informazione istituzionale sul voto. Questa non è democrazia”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, riguardo alla mancata comunicazione istituzionale sul referendum contro le trivelle che si svolgerà domenica prossima, 17 aprile, in tutta Italia. Una grave mancanza che il gruppo regionale del M5S ha sottolineato in una lettera ufficiale inviata al presidente della Regione, all’Ufficio di Presidenza e alla presidente dell’Assemblea Legislativa.
“La cosa più indecente di questa storia è che si utilizzano i canali istituzionali per portare avanti interessi politici e assolutamente di parte – aggiunge Andrea Bertani – Bonaccini e il suo caporal maggiore Renzi stanno cercando in tutti i modi di far fallire questo referendum, sperando che il quorum non venga raggiunto. Si tratta di una manovra meschina da parte di due figure istituzionali che dovrebbero battersi ogni giorno affinché la partecipazione dei cittadini alle scelte e alla vita politica aumenti e di certo non diminuisca, soprattutto in una regione dove solo un anno e mezzo fa l’affluenza al voto è scesa ai minimi storici. Non scrivere una sola riga di informazione sul referendum sui siti istituzionali, sugli aventi diritto, sulle modalità di voto e l’apertura dei seggi, è semplicemente scandaloso, soprattutto se si mette a confronto con quanto fatto da altre Regioni (la Toscana per esempio) che non sono tra i promotori di questo referendum, ma che di certo non hanno studiato metodi scientifici per farlo fallire. Sui loro siti, infatti, l’informazione istituzionale è quantomeno garantita”.
Un’opposizione quella di Bonaccini e Renzi contro il referendum di domenica prossima che potrebbe avere presto un altro spiacevole episodio di esercizio abusivo del proprio potere. “Non ci stupiremmo se anche oggi, durante la sua visita in Regione, il premier Renzi, spalleggiato da Bonaccini, facesse un altro accalorato appello per l’astensionismo, magari invitando tutti a una gita al mare in pieno stile craxiano. Noi invece, che il mare vogliamo difenderlo, domenica andremo a votare e voteremo Sì. Per questo chiediamo che, seppure in grave e colpevole ritardo, siano almeno garantite le informazioni sul voto all’interno dei siti di Regione e Assemblea Legislativa”.
PS. Dopo la nostra denuncia sia la Regione che l’Assemblea Legislativa hanno pubblicato sui loro siti (che vale la pena ricordarlo dovrebbero essere istituzionali) la notizia che domenica anche in Emilia-Romagna si vota per il referendum contro le trivelle. Verrebbe da dire “meglio tardi che mai” se non fosse che si tratta lo stesso di una gravissima mancanza, coperta con una pezza a meno di 48 ore dal voto.