Impossibilitata ad andare a scuola perché gli autobus di linea non sono adibiti al trasporto di persone disabili. È l’incredibile storia al centro di una interrogazione presentata dai consiglieri regionali del M5S Andrea Bertani e Raffaella Sensoli che riguarda una giovane disabile a cui Start Romagna ha risposto di non poter assicurare il servizio di trasporto dalla sua casa di Cervia fino a Cesena, dove la ragazza dal prossimo anno scolastico frequenterà un istituto superiore.
“Poco prima dello scorso Natale la madre di una studentessa che a causa delle sue difficoltà motorie si muove su una carrozzina elettrica, ha scritto a Start Romagna per chiedere informazioni sul servizio di trasporto– spiegano i due consiglieri del M5S – La signora aveva preannunciato l’esigenza, a partire dal prossimo mese di settembre, di assicurare alla figlia la disponibilità di un mezzo di trasporto adeguato e per questo chiedeva se ci fosse una particolare procedura da seguire. La risposta però che ha ottenuto è stata a dir poco lapidaria visto che Start Romagna si è limitata a farle sapere che la linea Cervia-Cesena non è abilitata al trasporto di carrozzine aggiungendo anche delle scuse di circostanza per l’inconveniente”.
Solo dopo un ulteriore sollecito da parte della signora questa volta l’azienda di trasporti si è resa disponibile a prendere in considerazione il caso, senza però prospettare nessun tipo di soluzione reale al problema. “Crediamo che l’episodio che riguarda questa ragazza sia molto grave ed emblematico dell’attenzione che il nostro sistema di trasporti riservi al tema della disabilità, come conferma tra l’altro la storia del signor Michele Masetti e della sua odissea per tornare dall’ospedale di Cesena – aggiungono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli – È francamente inaccettabile che una persona con problemi motori non possa recarsi a scuola perché un’azienda pubblica non ha, per quella linea, degli autobus capaci di trasportare anche persone disabili. La Regione e l’assessore Donini intervengano al più presto. Escludere a priori una soluzione, così come ha fatto Start Romagna nella risposta alla madre della studentessa, equivale a negare dei diritti irrinunciabili, tra i quali vale la pena ricordarlo c’è anche quello all’istruzione”.
Per questo nella loro interrogazione i due consiglieri regionali del M5S chiedono alla Giunta, oltre di effettuare una ricognizione per capire quali e quanti potrebbero essere i casi simili a quelli di Cervia, anche di predisporre un piano operativo che coinvolga i gestori dei servizi di trasporto, la Regione, l’Asl, i Comuni e le amministrazioni scolastiche in modo da coordinare gli interventi per risolvere questo tipo di problematiche.