Un’informativa in Commissione Sanità riguardo alla situazione lavorativa dei medici non obiettori negli ospedali dell’Emilia-Romagna. È quella che chiede Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, dopo le recenti polemiche che hanno riguardato la decisione della Regione Lazio di assumere due ginecologi, non obiettori, per l’ospedale San Camillo di Roma.
“Le polemiche che si stanno scatenando riguardo a questa decisione sono semplicemente fuori luogo – commenta Raffaella Sensoli – innanzitutto perché bisogna garantire il rispetto della legge 194 e per farlo occorrono medici non obiettori. Certo non bisogna discriminare nelle assunzioni chi fa una scelta etica diversa ma non si può non rilevare che in Italia, così come nella nostra regione, sembra esistere una forte e profonda discriminazione nei confronti dei medici non obiettori. A confermarlo ci sono anche i rappresentanti dell’associazione che raduna i medici non obiettori (Laiga) che tra l’altro, tra i suoi compiti statutari, ha proprio quello della “sorveglianza sulle pari opportunità in ambito lavorativo tra personale non obiettore e obiettore. Oppure leggere quanto afferma il Consiglio d’Europa che, accogliendo un ricorso della Cgil, sostiene che questo personale sanitario molto spesso è vittima di diverse discriminazioni in ambito lavorativo sia diretto che indiretti.
Per questo – conclude Raffaella Sensoli – penso sia opportuno che l’assessore Venturi venga al più presto in Commissione a spiegarci qual è la situazione negli ospedali dell’Emilia-Romagna, se vi siano o meno criticità, se sia garantita la reale attuazione della legge 194 sulle interruzioni volontarie di gravidanza e, soprattutto, se vi siano o meno discriminazioni che riguardano i medici non obiettori”.