“La nomina dell’ex consigliere regionale Mario Mazzotti come direttore generale di Legacoop Romagna è l’ennesima dimostrazione di come sia impossibile stabilire un confine netto tra dove finisce il potere politico del PD e dove inizia quello economico delle cooperative rosse”. È questo il commento di Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del M5S, che hanno presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta, anche alla luce di quanto sta succedendo nel mondo cooperativo con le continue crisi che lo stanno attraversando, un parere sulla nomina di Mario Mazzotti, ex consigliere regionale del PD appena nominato a direttore generale di Legacoop Romagna.
“Ormai la prossimità sistemica tra una certa parte politica e il mondo delle cooperative è sempre più evidente – sottolineano Bertani e Sensoli – Una continuità che, a nostro avviso, un’istituzione come la Regione dovrebbe scoraggiare anziché incentivare. È arrivato il momento di spezzare questo rapporto morboso che lega queste due realtà, altrimenti non si capisce perché dovremmo credere all’indipendenza della politica quando si prendono particolari decisioni, anche delicate, come sta succedendo in questi mesi dopo le varie crisi che riguardano colossi della cooperazione regionale”.
“Non ci sogniamo certo di intervenire sulle nomine delle imprese cooperative, ma non dimeno crediamo che questa nomina sia quantomeno inopportuna e sia il segno di un modus operandi che continua nella contiguità e confusione fra imprese e politica. Senza parlare poi del coinvolgimento per lo scandalo spese pazze in Regione – concludono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli – anche perché è senza dubbio necessaria una riflessione in merito al principio di legalità riguardo la decisione di nominare ai vertici di importanti associazioni di imprese persone appena rinviate a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione, anche se tutti sono innocenti fino a prova contraria”.