“Gli oltre 5 milioni di euro che la Regione ha stanziato per pagare i vitalizi agli ex consiglieri sono l’ennesima beffa per tutti i cittadini che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Questi soldi, se fosse passata la nostra proposta di abolire del tutto questo privilegio o anche solo modificarlo passando al sistema contributivo, potevano essere fin da subito utilizzati per attuare il reddito di cittadinanza. E invece la Regione proferisce continuare a tutelare i privilegi della casta”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, riguardo allo stanziamento di 5,3 milioni di euro effettuato dalla Regione per poter pagare nel 2016 la quota di vitalizi agli ex consiglieri regionali.
“Sin dal primo giorno del nostro insediamento in Assemblea, esattamente un anno fa, abbiamo chiesto di eliminare tutti i vitalizi con effetto immediato e retroattivo. Purtroppo la Giunta, e la maggioranza a guida PD, hanno continuato incredibilmente a difendere questo privilegio rifiutandosi di muovere un dito e sostenendo che visto che sono stati aboliti a partire dall’attuale legislatura, quella dei vitalizi fosse una partita chiusa. Ma è qui che sta l’inganno: contrariamente a quello che ci vogliono far credere i vitalizi rappresenteranno ancora per molti anni un’importante voce di spesa del bilancio dell’Assemblea Legislativa, arrivando a costarci oltre 100 milioni di euro – spiega Andrea Bertani – Da circa un mese abbiamo presentato un progetto di legge per cercare di limitare i danni, alzando il requisito dei 60 anni a 67 (l’età utile alla generalità dei lavoratori per andare in pensione) di chi ha scelto di beneficiare del vitalizio, il divieto di cumulo con qualsiasi altro reddito e il passaggio al sistema contributivo per il suo calcolo. In questo modo, già da questa legislatura, potremmo risparmiare più di 10 milioni di euro, solo innalzando l’età ‘pensionabile’ e ancorando la base di calcolo allo stipendio attuale dei consiglieri regionali”.
“Se poi si decidesse di passare anche al sistema contributivo – conclude Bertani – l’ammontare della spesa complessiva per i vitalizi verrebbe ridotta a meno di un quinto (20 milioni anziché oltre 100). Risparmi che potrebbero essere destinati a favore delle piccole imprese della nostra regione attraverso il fondo per il microcredito oppure destinati all’attuazione immediato del reddito di cittadinanza. Il PD regionale a parole si mostra disponibile a discuterne, ma finora ha bocciato tutte le nostre proposte ed i nostri emendamenti per incidere questo bubbone: preferisce occuparsi dei lauti redditi degli ex consiglieri piuttosto che di chi è senza un lavoro”.
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