Governo sblocca i fondi per il ponte tra Colorno e Casalmaggiore, Piccinini (M5S): “Dimostrazione che siamo per le opere utili. Cittadini abbandonati per mesi”

Dopo mesi di immobilismo finalmente il nostro Governo ha sbloccato i fondi da destinare alla Provincia di Parma per la ristrutturazione del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore. Come abbiamo ripetuto più volte noi siamo e saremo solo contro le opere inutili e dannose per la salute dei cittadini, come il Passante di mezzo a Bologna. Le strade, i ponti e tutte le infrastrutture che andranno incontro agli interessi dei cittadini vanno sostenute e finanziate. E lo sblocco delle risorse per riaprire il ponte tra Colorno e Casalmaggiore va esattamente in questa direzione visto che i cittadini per quasi un anno hanno dovuto subire l’immobilismo di certa politica che con la consueta arroganza si è preoccupata solo di fare i propri interessi”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo l’annuncio da parte del Ministero delle Infrastrutture dello sblocco di quasi 5 milioni di euro per il finanziamento della ristrutturazione del ponte sul fiume Po che collega le province di Parme e Cremona.

“Il nostro ringraziamento va al ministro Toninelli e al sottosegretario Dell’Orco che hanno risposto con i fatti a chi non perde mai occasione per accusare il MoVimento 5 Stelle di essere contro le grandi opere a prescindere, primo tra tutti il presidente Bonaccini – spiega Silvia Piccinini – Questo governo in sole poche settimane di vita ha dimostrato di fare ciò che il governo dei suoi amici Renzi e Delrio non ha fatto per mesi e anni. Il tempo delle chiacchiere e delle promesse fatte cadere nel dimenticatoio è finito. Bonaccini se ne faccia una ragione invece che ripetere ossessivamente di essere infastidito dal ricevere poche telefonate da Roma. Capiamo la sua delusione anche per non essere più al centro del tentativo di scalare il PD a livello nazionale, ma tutte quelle opere i cui costi superano di gran lunga i benefici, così come spiegato dal ministro Di Maio, vanno fermate. L’interesse e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini – conclude Silvia Piccinini – per noi viene prima di tutto”.