Gibertoni: nomine direttori generali privilegiare criteri etici, onorabilità e assenza di carichi pendenti

No alle nomine di indagati, o peggio persone rinviate a giudizio, ai vertici delle Asl della regione. È quanto sostiene Giulia Gibertoni, capogruppo del M5s in Regione in merito alla possibile nomina di Tiziano Carradori come nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria di Ferrara. Carradori, ex direttore generale alla Sanità, è stato rinviato a giudizio assieme all’ex assessore regionale Carlo Lusenti per la vicenda “Hesperia” di Modena.

“Spero che le nuove nomine siano improntate al massimo rispetto dell’onorabilità e che le persone scelte siano prive di carichi pendenti che ne possano inficiare la durata e l’operato – spiega Gibertoni – Mi riferisco alle voci che vedono il dott. Carradori come nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria di Ferrara. Una scelta che non mi sembra di certo opportuna visto che si tratta di una persona al centro di una inchiesta penale e quindi inadeguata, a mio avviso, a ricoprire una carica così importante in un’azienda sanitaria così delicata. Per questo credo che per evitare vicende e scandali nella sanità come quelli a cui stiamo assistendo in questi giorni  servono aziende sanitarie più forti e ben controllate, con manager forti, etici e qualificati. Possibilmente non sempre gli stessi che si scambiano il ruolo da un territorio all’altro della Regione, provenienti anche da altri territori, in modo da ridurre la probabilità che la scelta venga fatta solo in chiave politica. Oggi, invece, tutto è manovrato da i direttori generali nelle ASL relegando gli altri dirigenti a mera attività esecutiva. In questo modo la politica tramite i propri nominati (direttori generali) controlla e indirizza tutto ciò che avviene nelle aziende sanitarie”.