Ex Cercom, Bertani (M5S): “Troppe criticità. Sul progetto serve una seria valutazione ambientale”

“Sul progetto dell’ex Cercom si sta per realizzare un immenso pasticcio che rischia di avere conseguenze molto serie sulla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, costituendo una serie ipoteca per il futuro sviluppo economico di Comacchio e dell’intero Parco del Delta del Po”.

Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato un’interpellanza alla giunta regionale riguardo all’ex fabbrica di piastrelle della ex Cercom di Porto Garibaldi, frazione del Comune di Comacchio, per la quale è previsto un discusso progetto di riqualificazione.

“Nei mesi scorsi avevamo chiesto che il progetto venisse sottoposto a una valutazione di impatto ambientale – spiega Andrea Bertani – Richiesta che però la Regione ha evitato sostenendo che all’epoca non fosse stato nemmeno presentato il progetto definitivo. Progetto che guarda caso però è arrivato qualche giorno dopo e contro il quale nel corso degli ultimi mesi sono state avanzate moltissime perplessità”.

Il riferimento è ai pareri fortemente critici avanzati sia dalla Provincia di Ferrara che dal servizio tecnico della stessa Regione che ha evidenziato anche le tante carenze documentali presenti all’interno del progetto. “In più c’è anche da far rilevare che esiste un possibile e rilevante conflitto di interesse visto che l’attuale sindaco del Comune di Comacchio, che è autorità procedente, è anche Presidente del Parco del Delta del Po, e cioè l’autorità competente in materia e all’interno del procedimento.

“Quello che chiediamo è che su questo progetto debba essere portata avanti una seria e scrupolosa valutazione ambientale e strategica – conclude Andrea Bertani – Noi siamo convinti che per quest’area sia più opportuna una diversa e differente riqualificazione, incentrata sulla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e che punti allo sviluppo del turismo, della pesca, dell’agricoltura e di tutte le attività ad esse interconnesse. In più crediamo che sia illegittima anche la procedura seguita dal Comune per la realizzazione del progetto visto che il sito dell’ex Cercom, alla data del 21 dicembre 2012, non era più da considerarsi come produttiva”.