“Visto che la maggioranza si ostina a non voler vedere le gravi e diffuse irregolarità che hanno riguardato le ultime elezioni dei Consorzi di bonifica, abbiamo deciso di chiedere l’audizione di tutti i consiglieri eletti nella prima Commissione a cominciare da quelli della Bonifica Burana e dell’Emilia Centrale. È semplicemente scandaloso che il PD si opponga alla richiesta di trasparenza su queste elezioni dove, vale la pena ricordarlo, hanno votato anche i morti”.
Il gruppo regionale del M5S ha presentato due richieste urgenti di audizione all’interno della Commissione Bilancio e Affari generali ed istituzionali, del Comitato amministrativo e del Consiglio direttivo (ovvero i componenti eletti nelle diverse liste) del Consorzio della Bonifica Burana (Modena) e di quello dell’Emilia Centrale (Reggio Emilia).
Le richiesta sono state firmate da Gianluca Sassi e Giulia Gibertoni, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del M5S e sono indirizzate al presidente della Commissione I. “Mercoledì scorso abbiamo assistito in aula a uno spettacolo indegno – spiegano Gianluca Sassi e Giulia Gibertoni – PD e Sel si sono arrampicati sugli specchi pur di non accettare la nostra richiesta di istituzione di una commissione speciale di inchiesta sulle recenti elezioni dei consorzi di bonifica. Elezioni che, oltre a registrare un’affluenza da prefisso telefonico rispetto alla base degli aventi diritto, hanno visto la presenza di irregolarità diffuse tra doppie deleghe, operazioni di voto registrate a persone decedute, informazioni praticamente inesistenti. Per non parlare del rispetto della trasparenza visto che nel Consorzio di Burana ad oggi non è stata consentita né la visione né la verifica delle schede elettorali e delle deleghe, nemmeno ai consiglieri consortili eletti o ai consiglieri regionali che hanno avanzato richiesta di accesso agli atti, fatto tra l’altro consentito dallo Statuto dei consorzi. Per questo – concludono Gianluca Sassi e Giulia Gibertoni – crediamo che convocare un’audizione urgente all’interno della Commissione sia il minimo che si possa fare. Vogliamo fare chiarezza”.