Dissesto idrogeologico, il ministro Costa finanzia 18 interventi urgenti in Emilia-Romagna per 21,6 milioni di euro”

“Il Governo, con un provvedimento del Ministro dell’Ambiente Costa relativo al ‘Piano Nazionale per la mitigazione del rischio Idrogeologico, il ripristino e la tutela delle risorse ambientali’, ha finanziato con 315 milioni di euro 263 interventi urgenti sul dissesto in Italia, di cui 18 in Emilia-Romagna in 27 comuni per un importo di 21.680.504 milioni di euro” lo dichiarano i parlamentari e i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. I Comuni interessati dagli interventi sono 9 in provincia di Piacenza (Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone), 5 in quella di Parma (Felino, Salsomaggiore, Montechiarugolo, Parma, Mezzani-Sorbolo), 3 in a Reggio Emilia (Montecchio, Baiso, Scandiano) e a Rimini (Marciano, San Giovanni in Marignano, Bellaria-Igea Marina), 2 a Modena (Vignola e Fanano)Ferrara (Comacchio e Ferrara) e Forlì-Cesena (Cesenatico, Roncofreddo), una a Ravenna (Castel Bolognese).

“Il Ministro Costa in questo anno ha prima dovuto sburocratizzare, approvando il Decreto ‘Cantiere Ambiente’ procedure che in passato avevano comportato anni di rimpalli tra enti per approvare un progetto, tempo ora sceso praticamente a soli tre mesi. Adesso ha approvato questa lista di interventi in quanto immediatamente cantierabili” spiegano i parlamentari e consiglieri regionali pentastellati.

“Il Governo – continuano gli esponenti del Movimento 5 Stelle – da subito ha immediatamente preso a cuore la cura del territorio, assicurando procedure snelle e finanziamenti adeguati. Questa, infatti, è solo la prima parte dei miliardi di euro che sono dedicati nel bilancio dello Stato per finanziare interventi su frane, fiumi a rischio alluvione e risolvere situazioni di rischio per cittadini e manufatti. Il nostro Paese soffre terribilmente per decenni di incuria e cementificazione selvaggia e questo Governo intende risalire la china puntando sulla prevenzione e non sugli interventi che seguono i disastri. Ovviamente ci vorranno anni per recuperare il gap che si è creato tra le esigenze che ci sono sul territorio e quanto fatto realmente. Questi provvedimenti e il quadro normativo che abbiamo creato permetteranno di avviare i cantieri velocemente creando anche lavoro in tantissimi comuni con opere diffuse utili per la vita dei cittadini”.