Assemblea sanità Valmarecchia, solo uno spot elettorale per Bonaccini e Venturi

L'ospedale di Novafeltria
L’ospedale di Novafeltria

“Ieri sera al Teatro sociale di Novafeltria abbiamo assistito ad un banale spot della Giunta. Quello che doveva essere un incontro per discutere sul presente e soprattutto sul futuro della sanità in Valmarecchia si è trasformato in un comizio elettorale in cui, sia il presidente Bonaccini che l’assessore Venturi, hanno ripetuto il solito ritornello delle cose fatte e dei traguardi raggiunti. Peccato che la realtà, come abbiamo dimostrato più volte in Assemblea, sia molto diversa”. È questo il commento della consigliera regionale del M5S, Raffaella Sensoli, sull’assemblea pubblica sulla sanità che si è tenuta ieri, martedì 5 maggio, a Novafeltria.

“Durante tutta la serata Bonaccini e Venturi hanno snocciolato cifre e risultati che la Giunta avrebbe conseguito in questi primi sei mesi di governo, soprattutto in campo sanitario – spiega la consigliera del M5S – ovviamente omettendo la cosa più importante, ovvero che se il Movimento 5 Stelle non avesse provveduto a mettere una pezza con l’approvazione di un emendamento che ne sanciva espressamente il suo mantenimento, il futuro dell’ospedale di Novafeltria sarebbe ancora avvolto nella più assoluta incertezza. Anche la versione secondo cui questa Giunta avrebbe eliminato tutto gli sprechi in sanità e salvaguardato i posti di lavoro non trova riscontri concreti, come dimostra la difesa ad oltranza di Bonaccini e Venturi dei premi a pioggia ai dirigenti e la totale assenza di un piano straordinario di assunzione di personale. Elementi che noi del M5S abbiamo chiesto a più riprese presentando emendamenti al bilancio, risoluzioni ed interrogazioni che però quella stessa maggioranza che in Assemblea sostiene Bonaccini ha sempre bocciato”.

Per la consigliera del M5S, durante l’incontro di martedì sera, gli spot della Giunta non hanno riguardato solo la sanità ma si sono spinti anche ad altri ambiti, come il terremoto e il taglio ai costi della politica. “Sul terremoto Bonaccini ha ovviamente elogiato i tempi di reazione con cui la Regione è stata in gradi di fronteggiare l’emergenza, peccato che a tre anni dal sisma ci siano ancora famiglie che vivono nei MAP e che la Giunta si rifiuti di sostenere le famiglie nel pagamento del surplus delle spese energetiche – continua Raffaella Sensoli – Anche sui costi della politica Bonaccini si è preso meriti non suoi, visto che se oggi i consiglieri regionali finalmente hanno uno stipendio che non può sfondare i 5000 euro lordi è solo merito del M5S che ha portato avanti questa proposta fin dalla campagna elettorale. E lo dimostra il fatto che privilegi come i vitalizi agli ex consiglieri per la maggioranza siano ancora considerati non solo non abrogabili retroattivamente, ma nemmeno ritoccabili negli importi”.