ALLUVIONE, PICCININI (M5S): “IN MONTAGNA DANNI PER 1 MILIARDO DI EURO MA GOVERNO CI TRATTA COME ACCATTONI E MENDICANTI. I CITTADINI VOGLIONO RISPOSTE NON PASSERELLE O POLEMICHE POLITICHE”

“Per ripristinare la viabilità ordinaria della nostra montagna serve più di un miliardo di euro, 500 milioni solo per le somme urgenze. Ad oggi però dal Governo sono stati stanziati appena 200 milioni, una cifra assolutamente insufficiente e che certifica il fatto che lo Stato abbia abbandonato al proprio destino i cittadini alluvionati. Altro che velocità nella ricostruzione”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla risposta che l’assessore regionale alla Montagna, Igor Taruffi, ha fornito questa mattina in Assemblea Legislativa ad un question time riguardo ai danni provocati nei territori montani dall’alluvione del mese scorso presentato proprio dalla consigliera M5S.

“Davanti a questa situazione drammatica – spiega Silvia Piccinini – il Governo non trova niente di meglio da fare che esternare il proprio disprezzo verso gli alluvionati, dipinti come un popolo di accattoni e mendicanti. Non si spiegano altrimenti le recenti esternazioni del ministro Musumeci che ha dichiarato che ‘il Governo non è un bancomat’ o quelle del viceministro Bignami che su Facebook ha messo in dubbio la capacità di gestire le risorse necessarie. Mi sembra chiaro che siamo di fronte a un Governo che fa campagna elettorale sulla pelle di chi è stato colpito dall’alluvione e che sta letteralmente bloccando la ricostruzione, non stanziando le risorse necessarie, non nominando un commissario, chiunque esso sia, che possa agire in deroga alle procedure ordinarie e applicando in maniera stravagante e inusuale le norme e le procedure per l’emergenza. D’altronde se non si interviene al più presto i territori rischiano pesanti ripercussioni anche dal punto di vista finanziario, visto che gli interventi di somma urgenza se non trovano copertura diventano debiti fuori bilancio proprio a carico dei Comuni. E oggi i territori hanno già la necessità di pianificare la ricostruzione. Cantare ‘Romagna Mia’ ormai non basta più, servono certezze, perché l’autunno è dietro l’angolo e oggi bisogna dare risposte certe ai cittadini e a quei Comuni che sono stati danneggiati dall’alluvione ormai più di un mese fa” conclude Silvia Piccinini.