“Invece di accusare costantemente il Governo su qualsiasi cosa, Bonaccini dovrebbe spiegare perché per oltre 2 anni ha detto di no alla nostra richiesta di abolizione del superticket in Emilia-Romagna, nonostante ci fosse un chiaro mandato dell’Assemblea Legislativa dopo l’approvazione di una risoluzione proprio del MoVimento 5 Stelle. La verità è che lui, assieme al PD, ad utilizzare qualsiasi provvedimento come merce elettorale. E non è un caso che l’abolizione del superticket arrivi proprio nell’anno in cui si andrà a votare”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’annuncio da parte della giunta che dal prossimo 1^ gennaio verrà cancellato il superticket per i redditi fino a 100mila euro. “Si tratta di un provvedimento che invocavamo da tempo e che a nostro avviso la Regione avrebbe dovuto e potuto applicare prima – aggiunge Raffaella Sensoli – Come abbiamo avuto modo di sottolineare già in passato, è stato il MoVimento 5 Stelle a gennaio del 2016 a impegnare la Giunta ad abolire il superticket facendo approvare una sua risoluzione. Impegno che Bonaccini fino ad oggi non ha mai voluto prendere perché, sosteneva nelle risposte alle nostre sollecitazioni, c’era il rischio di ripercussioni sull’entità del fondo sanitario nazionale assegnato all’Emilia-Romagna. Oggi però, che al governo non c’è più il PD, tutta questa premura è magicamente scomparsa, anzi, si accusa il MoVimento 5 Stelle e il Governo di non averlo ancora fatto a livello nazionale, come se negli ultimi 10 anni al governo ci fosse stato sempre e solo il M5S. La verità è che Bonaccini e il suo partito, o quel che ne resta, utilizzano temi così importanti esclusivamente per fini elettorali. E le recenti dichiarazioni sulla possibile riapertura dei punti nascita della montagna, chiusi proprio da loro, ne sono la dimostrazione più evidente. Ormai sostengono tutto e il contrario di tutto pur di non perdere la loro poltrona” conclude Raffaella Sensoli.