“La chiusura per 60 giorni del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Mirandola è un provvedimento inaccettabile. Non si può mettere a rischio la salute delle persone con la scusa della riduzione estiva dei posti letto. Sul Santa Maria Bianca, come denunciamo già da tempo, è in atto una precisa strategia di depotenziamento che temiamo porterà l’ospedale a chiudere nel giro di qualche anno”. Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, ha presentato una interrogazione sul caso della sospensione del servizio di Cardiologia all’ospedale di Mirandola comunicata agli utenti attraverso un avviso affisso da qualche settimana nella bacheca del nosocomio della Bassa.
“Le malattie cardiovascolari costituiscono di gran lunga la prima causa di morte in Italia. Significa che l’attenzione delle strutture territoriali deve essere massima e concentrata su questo settore dell’assistenza, evitando sospensioni o interruzioni, anche solo temporanee – spiega Gibertoni nella sua interrogazione – Per questo chiediamo che la Giunta e l’assessore Venturi facciano un passo indietro e attraverso l’Asl annullino il provvedimento. Non si può chiedere a un cittadino che ha problemi cardiologici di andare da Mirandola a Carpi, per di più senza adeguati collegamenti e su una strada tutt’altro che moderna, alla ricerca di un posto letto. È una situazione inaccettabile che dobbiamo in tutti i modi evitare, non possiamo consentirla neppure per pochi mesi”.
La chiusura del reparto del Santa Maria Bianca per la capogruppo M5S conferma ancora di più i timori di una chiusura progressiva dell’ospedale di Mirandola e legittima ulteriormente il referendum chiesto dai cittadini della Bassa contro il quale si è già espresso il sindaco Maino Benatti che è arrivato a definirlo una “truffa” orchestrata dalle minoranze.
“Le sue parole, a quanto ci risulta mai smentite, sono un atto gravissimo visto che oltre a esprimere disprezzo verso la voglia di partecipazione di centinaia di cittadini che chiedono rispetto per il loro diritto alla salute, rappresenta uno schiaffo a quelle regole democratiche che un sindaco dovrebbe tutelare più di ogni altro – aggiunge Giulia Gibertoni – Lo strumento del referendum consultivo è più che mai legittimo come ha già avuto modo di specificare il Difensore civico regionale”. Per questo la capogruppo M5S ha depositato una seconda interrogazione nella quale chiede alla Giunta “se ritenga coerente con i principi dello Statuto regionale l’atteggiamento del sindaco Benatti”.