“Nonostante ci siano sentenze che hanno dato un nome ed un cognome a chi pianificò e mise in atto la strage alla stazione di Bologna 43 anni fa, purtroppo c’è ancora chi cerca di gettare ombre, insinuare dubbi, depistare. Un’operazione meschina che diventa ancora più spregevole quando a farlo sono addirittura membri delle istituzioni e rappresentanti del Governo. Dalla piazza però che oggi ha ricordato le 85 vittime e gli oltre 200 feriti di quella maledetta mattina d’agosto è arrivato un secco no a tutto questo: Bologna non può e non vuole dimenticare”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che questa mattina ha preso parte alle commemorazioni in ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
“Bene ha fatto Paolo Bolognesi a scandire dal palco i nomi e i cognomi di chi ha contribuito a mettere in pratica l’attentato fascista di quarantatré anni fa, a chiamare in causa chi ancora oggi sta cercando di coprire i veri mandanti, anche all’interno delle istituzioni – aggiunge Silvia Piccinini – La verità non può essere dimenticata e per questo ci uniamo alla richiesta dell’associazione dei famigliari delle vittime affinché il lavoro della magistratura vada avanti senza condizionamenti di alcun genere, alla continua ricerca di quella giustizia che Bologna aspetta da troppo tempo” conclude la capogruppo regionale M5S.