“Il focolaio Covid scoppiato all’interno di un allevamento di visoni di Padova, che comporterà nei prossimi giorni l’abbattimento degli oltre duemila animali presenti, dimostra come sia indispensabile prevedere la chiusura immediata e definitiva di queste strutture. Lo stop alla produzione fino alla fine del 2021 non è sufficiente se si vuole garantire la sicurezza sanitaria sia interna che verso l’esterno”. È quanto ribadiscono Silvia Piccinini, Erika Baldin e Ilaria Dal Zovo, rispettivamente consigliere regionali del MoVimento 5 Stelle in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, dopo la notizia dello scoppio di un focolaio Covid all’interno di un allevamento di visoni a Villa del Conte, in provincia di Padova.
“Prima ancora che il ministro Speranza predisponesse lo stop alla produzione fino a fine anno, a partire dall’Emilia-Romagna avevamo ottenuto che venisse alzato il livello di guardia all’interno degli allevamenti con un monitoraggio preciso e constante sulla possibile diffusione del Covid – spiegano le tre esponenti del MoVimento 5 Stelle – Attenzione che si è concretizzata poi con l’ordinanza che ha introdotto a livello nazionale la sorveglianza diagnostica obbligatoria e che ha portato oggi all’individuazione del focolaio padovano. Per questo crediamo che sia indispensabile chiudere definitivamente queste strutture senza ulteriori rinvii o tentennamenti. Il rischio, infatti, è che una ulteriore perdita di tempo potrebbe portare a peggiorare ancora più la situazione, esponendoci a rischi sanitari molto seri e al tempo stesso condannando gli animali presenti negli allevamenti a subire atrocità inutili e disumane” concludono le tre esponenti del MoVimento 5 Stelle.