Stop al doppio regime contrattuale, e alle conseguenti disparità di trattamento, per i lavoratori SETA di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. A chiederlo è Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato una risoluzione e un’interrogazione sul caso, dopo il protrarsi delle proteste dei dipendenti della società che gestisce il servizio di trasporto pubblico sul territorio dei tre comuni emiliani.
“Da tempo ormai è stato proclamato da parte delle organizzazioni sindacali lo stato di agitazione causa della perdurante impossibilità per i dipendenti neoassunti di integrarsi nei diversi bacini e delle differenze nei trattamenti per il personale di vecchia assunzione e quello inserito successivamente – spiega Silvia Piccinini – Nel marzo del 2013 le organizzazioni sindacali e SETA concordarono che, con la compresenza di tre distinti trattamenti aziendali economici e normativi per il personale derivante dalla confluenza in un unico soggetto delle tre aziende precedentemente operanti, non si intendeva introdurre un doppio regime normativo ed economico per i lavoratori e che dal 2 aprile 2013 sarebbe stato riconosciuto integralmente il trattamento economico e normativo concordato nell’accordo unico di armonizzazione del 2° livello Seta, con retroattività. Un accordo che ad oggi è nei fatti disconosciuto e che non è stato mai integralmente applicato”.
Ecco perché adesso la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire una volta per tutte chiedendo un’azione immediata nei confronti di SETA per risolvere l’inaccettabile doppio regime contrattuale, normativo e retributivo, in atto fra i dipendenti. “Se questa situazione dovesse andare avanti ancora a lungo, oltre a lasciare i lavoratori di SETA in balìa di discriminazioni evidenti, si lascia che a pagare il prezzo di questa situazione siano anche gli utenti di Modena, Reggio e Piacenza visto che lo stato di agitazione proclamato dai sindacati avrà pesanti ricadute sui servizi offerti. Questa situazione va risolta nel più breve tempo possibile” conclude Silvia Piccinini.